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Browsing by Author "Gullichsen, Karolina"

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  • Gullichsen, Karolina (2023)
    Questa tesi di laurea studia gli anglicismi e gli pseudo-anglicismi nel linguaggio giornalistico italiano, francese e spagnolo durante la pandemia di COVID-19. Il corpus è composto da sei quotidiani: Libero e Corriere della Sera, Le Figaro e Le Monde, ed El Mundo e La Vanguardia. In totale ho analizzato 90 articoli separati. Servendomi dei motori di ricerca sulle pagine web dei quotidiani, ho analizzato la frequenza degli anglicismi in tutti gli articoli pubblicati durante tre mesi interi – maggio 2020, luglio 2021 e febbraio 2022. Nella parte teorica definisco i termini ‘prestito’, ‘calco’ e ‘pseudo-anglicismo’, discuto gli atteggiamenti verso i forestierismi nelle tre lingue (italiano, francese e spagnolo) e presento il linguaggio giornalistico dal punto di vista degli anglicismi. Un prestito, detto anche forestierismo, può essere adattato o meno al sistema linguistico della lingua di arrivo. In questa tesi analizzo soltanto i prestiti inglesi non adattati, così come gli pseudo-anglicismi, cioè parole che sembrano inglesi, ma che in realtà o hanno un altro significato, o non esistono affatto nella lingua inglese. La teoria si basa principalmente su studi e opere di Bonomi (1994), Dardano (1973), Klajn (1972) e D’Achille (2003). L’obiettivo della tesi è di analizzare da un lato le differenze qualitative e quantitative dell’uso degli anglicismi nelle tre lingue, e dall’altro lo sviluppo degli anglicismi nei quotidiani durante la pandemia. Ho fornito tre domande di ricerca principali (identificate con le parole chiave QUANTITÀ, QUALITÀ e SVILUPPO) a cui rispondo al massimo delle mie capacità man mano che presento i risultati della ricerca. Dall’analisi risulta, in linea con la mia ipotesi, che i quotidiani italiani usano molti più anglicismi rispetto a quelli francesi e spagnoli. Un articolo italiano contiene in media 8,5 anglicismi non adattati mentre un articolo francese e spagnolo ne contengono rispettivamente 2 e 1,3. Le differenze qualitative tra le lingue, invece, non sono notevoli. Gli anglicismi trovati nel corpus rappresentano più o meno le stesse aree semantiche e categorie grammaticali in tutte le lingue, cioè l’informatica e la tecnologia, la politica, il mondo del commercio e l’economia. Dai più di 300 anglicismi presenti nel corpus, quasi tutti sono sostantivi, tranne nove aggettivi e quattro preposizioni.